Gita a Torino

Viaggiare è un pochino come respirare: puoi stare in apnea per trenta secondi, quaranta al massimo, ma dopo un po’ devi per forza prendere una boccata d’aria. La stessa cosa accade viaggiando: una volta che inizi non puoi più farne a meno e quando sono mesi o magari anni che non viaggi è come se ti mancasse il respiro.

La vacanza a Torino è stata progettata circa tre o quattro mesi fa scegliendo un appartamento in centro a Torino appositamente per avere un punto di appoggio per le varie cose da visitare.

Via S. Tommaso. Torino

Come prima cosa abbiamo fatto un elenco dei musei che avremmo voluto visitare e successivamente abbiamo cercato sul sito www.homeaway.it dove abbiamo trovato uno splendido bilocale in centro a Torino in via San Tommaso. L’appartamento era dotato di qualsiasi necessità: dalla lavatrice al frigo, dalle coperte al sapone per i piatti; la proprietaria ci aveva persino lasciato una piccola pochette con dentro il necessario per riattaccare un bottone.

Una cosa che vi consiglio vivamente, in qualsiasi città voi andiate, sono le card turistiche. Queste card in base alla loro tipologia vi garantiranno l’accesso in vari musei, o ad altri servizi, ad un prezzo agevolato o spesso compreso nel costo della carta stessa, talvolta di saltare file interminabili e avere un sacco di sconti anche per i vari servizi di trasporto.

In questo caso la “Torino + Piemonte Card”, il cui costo per 5 GIORNI è stato di 51 € a testa, viene ripagata con l’ingresso ad almeno tre musei.
Noi che abbiamo visitato il Museo del Risorgimento, il Museo dell’Automobile, I Palazzi reali, Palazzo Madama, il Museo del Cinema, il Museo Egizio e la mostra dedicata ai 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci risparmiando davvero tantissimo.

La tessera inoltre ci ha dato diritto ad uno sconto per acquistare l’abbonamento pluri-giornaliero per tutti i mezzi di trasporto, bus, tram e metro, che per 5 giorni ci è costata 13 euro.

Il primo museo visitato è stato il Museo del Risorgimento. Ripercorre tutte le tappe del risorgimento italiano e contiene l’aula della Camera Subalpina. Veramente molto interessante sia come oggettistica che come quadri. Si rivivono le esperienze delle camicie rosse, dalla loro nascita sino all’unità d’Italia.

Camera Subalpina

Incuriositi dalla metropolitana a guida automatica inaugurata nel 2006 in occasione dei XX Giochi olimpici invernali abbiamo scelto una destinazione che ci consentisse di utilizzarla, puntando al Museo dell’Automobile.

Cinquecento domina Torino

Dal nostro appartamento, abbiamo preso prima il tram n°4 in direzione stazione di Porta Nova e poi la metro in direzione del capolinea Lingotto, a qualche centinaio di metri dal museo. Dai 6 anni in su, qualsiasi amante delle auto può godersi il lungo viaggio dall’invenzione dei primi modelli con trazione equina e a vapore, sino ad arrivare alle odierne auto elettriche senza conducente. All’interno del museo sono presenti tantissime aree in grado di intrattenere anche i più piccini, dalle pubblicità d’auto più bizzarre, ad un percorso guidato lungo una catena di montaggio, oltre a numerosi video che rendono la meccanica un argomento molto digeribile anche ai più inesperti.

Avendo ancora una qualche ora a disposizione siamo tornati verso il centro, riprendendo la metro e il tram storico n°7, un bellissimo tram degli anni ‘30 definito anche “museo in movimento”, che in determinate occasioni può essere affittato per cene romantiche mentre si ammira la Torino by Night.

Tram 7

Ci siamo diretti quindi ai palazzi reali per visitare la mostra dedicata a Leonardo Da Vinci, rimandando il resto della visita ad una giornata in cui avremmo avuto più tempo. Essendo il 500° anniversario dalla morte del celebre inventore, in Italia potrete visitare anche qualcosa di più emozionante; questo a noi non è piaciuto particolarmente.

Uno dei principali motivi che ci hanno portato a scegliere come meta Torino è stato il Museo Egizio. In questo unico caso, la “Torino + Piemonte Card” non ci è stata particolarmente d’aiuto in quanto abbiamo fatto quasi 2 ore di fila sotto pioggia battente, e una volta entrati una ulteriore fila per lasciare gli zaini che all’interno del museo sono vietati. Ad ogni visitatore viene data però la audio guida senza costi aggiuntivi.

Forse avevamo una aspettativa troppo alta, forse il non capire esattamente il percorso da seguire, o probabilmente la troppa gente all’interno del museo durante il ponte del 25 Aprile ha reso l’esperienza non proprio emozionante. Fortunatamente non tutto il museo è caotico e la sala dei Faraoni è una delle sale più belle senza alcun dubbio.

La “Torino + Piemonte Card” si è rivelata invece strategica per accedere al Museo dei Palazzi Reali, in quanto ci ha concesso di saltare la lunga fila.

La prima cosa che salta all’occhio entrando in questi edifici è la grandezza e sfarzosità delle sale, dove persino le porte sono talmente grandi che hanno dei ganci appositi per farle aprire a 180 gradi ed evitare che queste si richiudano su se stesse durante il passaggio della gente. Lungo il percorso si possono ammirare le vedute dei meravigliosi giardini, con scorci sulla Mole Antonelliana.

Dall’interno di questi musei si raggiunge la bellissima Cappella della Sacra Sindone, ancora segnata dello sventurato incendio, nonché punto d’unione tra i palazzi reali e la Basilica di San Giovanni Battista.

Sacra Sindone

Altro interessante museo è Palazzo Madama. Residenza di una delle regine di Italia, nonché sede del primo Senato Italiano, che in questo momento racchiude tre mostre veramente interessanti: Madame Reali, Notre Dame de Paris e “Leggere” di Steve McCurry. La maestosità di queste sale è veramente impressionante, con dimensioni impossibile da rapportare agli edifici a cui siamo comunemente abituati.

Altro museo molto interessante da visitare, anche senza accedere all’ascensore (e saltando quindi la fila) è il Museo del Cinema all’interno della Mole Antonelliana. A Torino sanno davvero come stupire i visitatori e la pedana a spirale che vi accompagnerà verso i piani alti della struttura, incuriosisce veramente moltissimo grazie alla presenza di numerosi approfondimenti su come è nato il cinema e i vari miti sia come registi, attori, e tutti i protagonisti di questa splendida arte.
Non voglio spoilerarvi altro: andatela a vedere di persona, ne rimarrete esterrefatti.

Mole Antonelliana

Come ogni vacanza che si rispetti non potevamo fare a meno di provare prelibatezze locali e non.

Se non sapete cosa mangiare tra una visita di un museo e l’altro, a pranzo, vi consiglio la “Gastronomia Sapori” in via S. Tommaso.

Oltre ad essere un ottimo pastificio, hanno tre o quattro tavoli e voi, come dei bambini, potrete indicare la pasta che volete e loro ve la cucineranno al momento.
Consiglio gli Agnolotti Cavour, Agnolottini dal Plin, l’antipasto piemontese e il Bonet, un delizioso budino di cioccolato e amaretti.

Se volete fare una cena tipica potete andare invece all’Osteria al Tagliere, in via Corte d’Appello 6, dove potrete gustare buonissimi formaggi, carne Fassona e immergervi in una atmosfera montana con tanto di caminetti accesi, accompagnando il tutto da un buon vino rosso.

Se però la nostalgia di una buona pizza vi assale, vi consiglio la Pizzeria dai Borboni, sempre in via S. Tommaso, che oltre ad una pizza spettacolare saprà offrirvi dei piatti tipici della cucina napoletana e pesce freschissimo.

Durante le nostre vacanze nelle città, abbiamo inoltre l’abitudine di visitare quelli che possono essere i “caffè” o i bar più caratteristici, spesso grazie alla loro origine secolare.

Il Caffè dei fratelli Fiorio è stato luogo di culto nel quale D’Azeglio e Cavour assaggiavano il loro caffè e discutevano delle sorti dell’Italia. Molto particolare la saletta vagone, tutta ricoperta di legno, specchi antichi i divani, dove con un pochino di fantasia si possono vedere i personaggi storici bere il caffè o il tè. L’unica nota dolente è stata la spesa pari a euro 26,50 per tre paste, due Bicerin e un Caffè, per un servizio fin troppo superficiale, ma si sa, i turisti spesso cadono in queste trappole.

La migliore colazione fatta è stata invece in un bar sotto casa, il “Bar San Tommaso 10”, fondato da Luigi Lavazza in persona nel lontano 1895; ha moltissime brioche di vario genere e per tutti i gusti, oltre all’originale usanza di offrirvi caffè di miscele differenti a seconda del momento della giornata. (Qui il caffè lo trovate ad 1 euro).

Se il meteo lo consente, Torino è ricca di parchi e luoghi da cui ammirarne il panorama. Purtroppo noi abbiamo avuto fortuna solo una volta e ci siamo diretti verso il monte dei Cappuccini.
In cima a questo monte si erge la Basilica molto piccola e graziosa, la visuale non è elevatissima ma si scorge buona parte della città. Il Po da quassù mi ricordava un pochino la Senna, come i vari palazzi che lo accompagnano lungo il suo corso.

Veduta dalla terrazza della Basilica dei Cappuccini

Per ammirare Torino dall’alto ci riserviamo di visitare in futuro anche Superga e di prendere l’ascensore della Mole Antonelliana.

Qualunque siano le vostre abitudini quando visitate una città d’arte, tra hotel e appartamenti, considerate almeno 5 giorni se la vostra intenzione è quella di apprezzare al meglio Torino, meglio un’intera settimana, potendo dedicare ogni giusto momento a ciò che più vi ispira, sia questo un aperitivo, una visita guidata o semplicemente per rilassarvi lontani dalla routine di tutti i giorni.

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