La mattina di Natale in casa c’è una grande frenesia, come tutti gli anni da 15 anni a questa parte, siamo invitati a trascorrere la giornata di Natale a casa di mia suocera per il grande e opulento pranzo di famiglia. Tutti vogliamo essere al meglio e, come al solito, siamo in ritardo.
Finalmente siamo pronti! Almeno così pensavamo…
…quando ad un certo punto Lalla decide di uscire dalla sua camera vestita da figlia segreta di Beyoncè, innescando la discussione di rito per convincerla a cambiarsi, e finalmente ci riusciamo.
Alla milionesima telefonata, perchè il nonno ha fame, usciamo di casa, e poco dopo giungiamo a destinazione, dove troviamo l’intera famiglia schierata ai loro posti di combattimento: la zia Cetty già spiaggiata sul divano, il Nonno che gironzola per casa in cerca di qualcuno a cui raccontare la sua vita dal medioevo ad oggi, e mia Suocera in cucina in assetto da guerra pronta a friggere qualunque cosa incontri il suo cammino.
Dopo i baci di rito cominciamo l’antipasto con le immancabili arancinette al ragù da mezzo chilo l’una, continuiamo con i pitoncini (che da soli potrebbero sfamare un quarto della popolazione mondiale), a cui seguono vari tipi di sott’oli e olive. Finalmente siamo pronti per la prima portata seria (gli antipasti servivano per aprire lo stomaco), la mitica pasta al forno con dentro qualunque cosa sia venuta in mente quel giorno a mia Suocera. Poco dopo siamo pronti per il secondo, un meraviglioso falso magro, che riusciamo a stento a finire. Nel tardo pomeriggio fanno il loro ingresso dolci di ogni tipo.
Voi penserete che questo sia sufficiente per finire il pranzo di Natale, e invece no. Manca la frutta secca.
Dopo esserci trascinati sul divano in attesa di digerire, si sente una voce in lontananza: è mia Suocera che dice “Tra poco è ora di cena, le friggo due cotolette?“. Ormai il demone della frittura si è impossessato di lei!
E mentre il terrore si fa strada in noi….
Mia Suocera frigge.
Lettura interessante, ironica ,piacevole. ..bella molto complimenti.
Grazie mille Fede!