“Un libro che racconta lo strano viaggio di un oggetto smarrito ritrovato”
Michele è il capostazione di una stazione ferroviaria che fa capolinea.
Alla fine di ogni giornata passa in rassegna il treno e, facendo pulizia dei vagoni, raccoglie tutti gli oggetti abbandonati.
Ogni oggetto ha una sua storia, viene esaminato, catalogato e archiviato in casa sua in un ordine maniacale.
Conduce una vita monacale fino a quando una sera viene a bussare alla sua porta Elena in cerca di un suo oggetto dimenticato sul treno.
Elena è un personaggio esuberante ed estroverso sicuramente opposto a Michele, che vi coinvolgerà e intrigherà con tutte le sue teorie: “perchè c’è sempre un colore che può illuminare i nostri sogni”.
Ogniuno di noi ha un colore preferito, ma ogni giorno decidiamo o veniamo costretti ad essere un colore particolare…
L’autore ha tratto spunto da una notizia apparsa su di un giornale in cui si raccontava che a Milano qualcuno aveva dimenticato un polmone di acciaio in stazione e nessuno lo aveva reclamato.
Viaggiando in treno mi sono sempre fatta voli pindarici su oggetti lasciati sui sedili: una mattina trovai dei guanti da uomo e mi domandai se quella stessa mattina avessero stretto le manine piccine di un bambino che non voleva andare a scuola o erano di un anziano signore che viaggiava per raggiungere la sua famiglia…
Bello avere fantasia…
Fa stare molto bene.
Music: http://www.purple-planet.com
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