Mostra alternativa sui Kimono consigliata a tutte quelle donne che amano gli abiti come vere e proprie opere d’arte: Giapponizzati.
Creare un abito è come dipingere una tela o scolpire una statua.
Il Kimono, letteralmente “qualcosa da indossare”, è il costume nazionale del Giappone.
Questa esposizione, progettata dall’architetto Fausto Ferri e curata da Stefano Dominella, vi farà ammirare i 49 kimono in un’ambientazione molto suggestiva come la Chiesa di San Carlo a Modena.
Si potrà ammirare il Kimono di Hasekura Tsunenaga, primo samurai-ambasciatore giapponese, partito nel 1613 da Ishinomaki in Giappone per incontrare a Roma Papa Paolo V.
“Hasekura Tsunenaga è considerato il Cristoforo Colombo giapponese – spiega il curatore della mostra Stefano Dominella e la sua influenza è stata forte, non solo per l’avvio degli scambi commerciali e culturali, ma anche per la moda vera e propria. Porta in Italia una parte dell’orientalismo, tanto che le nobildonne romane cominciano a indossare abiti di ispirazione giapponese: volumi, tessuti rigidi, sovrapposizioni, stoffe e colori che rispecchiano le stagioni e gli stati d’animo. La tendenza – conclude Dominella – arriva fino al ‘900 quando si assiste a una contaminazione bilaterale, con le giapponesi che cominciano a scegliere abiti occidentali e a farsi chiamare moga, modern girl.”
I rapporti col Giappone iniziarono di conseguenza dei grandi viaggi che furono fatti alla scoperta dell’Asia, dai quali scaturirono rapporti di carattere commerciale.
All’inizio del ‘900 l’influenza sulla musica, il teatro e la moda, portarono al Giapponismo.
Nella mostra “Giapponizzati” si ripercorrono i racconti di viaggio di una moda che si trasforma nel tempo per gli stili tra il revival e l’attuale.
Nella mostra potrete ammirare stilisti di vario genere: Antonio Marras, Gattinoni, Comme des Garçons, Maurizio Galante, Issey Miyake, Yohji Yamamoto. Tra i giovani designer: Tiziano Guardini vincitore del Green Carpet Awards, Gentile Catone, Italo Marseglia, Santo Costanzo, Andrea Lambiase, Alessandra Giannetti, Silvia Giovanardi, Tommaso Fux. Sono inoltre presenti costumi provenienti dagli archivi storici del Teatro dellOpera di Roma e di Annamode e dall’archivio della Fondazione Festival Pucciniano. Su alcuni manichini potrete ammirare parrucche della Geisha Wing realizzate con carta riciclata dall’artista Federico Paris.
Presso la chiesa di San Carlo, in via San Carlo 7 a Modena, la mostra sarà visitabile dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
Il 27 giugno alle 17 e alle 18.30 si terrà la dimostrazione di vestizione del kimono con Yamaguchi Sachiko.
Si consiglia la prenotazione a Modenamoremio 059.212714 o via mail info@modenamoremio.it
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