Una parte della mia vita è dedicata a fare ciò che più mi fa stare bene: viaggiare.
Questo è il primo diario di viaggio che scrivo, e spero di poter aiutare voi lettori ad avere idee o spunti per progettare il vostro itinerario per camper perfetto.
ps. Leggi l’articolo “Apprendisti Camperisti“!
Lunedì 24 Agosto 2015…
…siamo andati a noleggiare il nostro mezzo di trasporto, nonché il nostro “guscio” per il viaggio: un Ducato Maxi Kyros 5 (poco più di un furgone, molto agile e piccolo: quanto basta per essere parcheggiato come un’auto in città) per visitare Parigi in camper, la Normandia e solo il destino poi ci dirà cos’altro.
Una volta che i titolari del noleggio camper ci hanno dato tutte le informazioni inerenti al mezzo, dagli optional interni a quali fossero i bocchettoni per l’acqua, il carburante e i vari serbatoi per il corretto scarico delle acque, (compreso il wc chimico, unica nota “stonata” del mondo dei camper), ci siamo diretti verso casa per iniziare a renderlo nostro.
Dopo averlo caricato cercando di incastrare in poco spazio biancheria, frutta e verdura fresca e moltissima acqua, che in Francia solitamente costa come una bottiglia del nostro migliore Lambrusco, ci siamo avviati al primo ingresso in autostrada.
Arrivati all’altezza di Parma ci siamo accorti però che tutto lo scatolame era rimasto nel nostro garage. Quando si viaggia ci sono sempre un sacco di imprevisti che tuttavia si trasformano in meravigliose opportunità per comprare alimenti nei luoghi che si stanno visitando.
Quasi mi dimenticavo: abbiamo filmato tutto il viaggio con una dash cam!
A Torino siamo usciti dall’autostrada ed abbiamo completato la cambusa facendo acquisti al supermercato “Nichelino” dove si può anche far rifornimento di carburante ad un prezzo migliore rispetto alle autostrade.
Spuntino veloce e ripartiamo immediatamente sotto la pioggia battente verso il traforo del Frejus: eravamo entusiasti eppure questo tunnel lungo poco più di 12 km sembrava interminabile percorso ai 70 km orari.
Eccoci finalmente in Francia.
Leggendo blog e chat francofoni eravamo letteralmente terrorizzati all’idea di sostare nelle autostrade francesi che, in verità, scopriremo essere vere e proprie aree di servizio, pulite e sicure, dove abbiamo trovato spesso persone campeggiare tra due auto, o sul tettuccio della propria auto. La prima area sosta autostradale è stata Abis a Saint Jeoire Preiure.
Verso le 5 del mattino del 25 agosto ci siamo svegliati con il desiderio di assaporare un buonissimo croissant, così ci avventuriamo verso il discount presente nell’area di servizio, nel silenzio dei nostri vicini ancora addormentati, verso queste ambite delizie. Purtroppo il discount non è un bar e non vende nulla per la prima colazione e decidiamo di tornare a testa bassa verso il nostro camper.
E dato che le disgrazie non vengono mai da sole, lungo il tragitto vediamo una sorta di topo-scoiattolo correre tra un auto e l’area verde dove ci sono vari alberi, poi un altro, poi un altro ancora: una marea di questi esseri stavano invadendo l’area. Innocui all’apparenza, ma non volendo soffermarci oltre, con l’agilità di un clown che corre con le scarpe grandi ci siamo fiondati in camper.
Siamo quindi ripartiti subito alternandoci alla guida, alla ricerca di un luogo dove fare colazione, e verso le 7 ci siamo fermati presso un’altra splendida area di servizio: “Aire de Taponas”.
Ancora più accogliente della precedente con appositi spazi di parcheggio per camper, caravan, camion e auto, docce pulitissime dove spesso vedo andare camionisti con il loro accappatoio e ciabattine (sembra di essere in un altro mondo), possiamo ora assaporare questi benedetti croissant burrosissimi.
Preferiamo sorvolare sui costi autostradali che un camperista standard solitamente evita dedicandosi a strade statali decisamente più panoramiche, ma il nostro desiderio di arrivare subito a Parigi era tale da preferire un taglio veloce e costoso al panorama del sud della Francia, che magari affronteremo in un’altra occasione.
Il viaggio è stato lungo ma accompagnato da campi coltivati interminabili e castelli fino a vedere lei in lontananza: la Tour Eiffel, che è un po’ come vedere S. Luca per i Bolognesi, sai di essere arrivato “a casa”…
[Il viaggio continua: Visitare Parigi in tre giorni]
ciao, che bello il tuo racconto, poi ti sei fermato a Nichelino, dove abito!!!
Sono camperista anche io, tanti anni in Francia per le vacanze, un problema di salute ci ha spinti a restare in Italia!!!
Buoni chilometri
Barbara
Torino è una bellissima città. Se riusciamo a primavera vorremmo fare un weekend lungo, eventualmente vi chiederemo informazioni. Grazie! Buoni chilometri anche a voi!
Evviva i croissant francesi! Siamo anche noi dei “malati” di Francia e adoriamo l’accoglienza riservata ai camperisti nelle terre d’oltralpe.
Pain au chocolat per tutti!