Aggiungi un posto in casa
Nella mia famiglia abbiamo deciso di arredare casa come fosse un camper.
Da bambina prendevo vecchie lenzuola e le attaccavo ad alberi bassi vicino a casa mia e adoravo pensare che fosse la mia tenda indiana; qui obbligavo il mio cane, grande capo Ringo Seduto, a venire a bere una tazza di tè della pace al fine di ristabilire la pace nel mondo… Non potendo arredare casa, improvvisavo così…
Oggi saranno i 55 mq di casa,
sarà che fin da bambina mia mamma cambiava disposizione ai mobili da quando uscivo al mattino a quando rientravo per pranzo,
sarà che mio marito ha un progetto al mese diverso, per il quale è indispensabile aggiungere o togliere mobilio.
Morale della favola: almeno una volta l’anno la nostra casa, come la pelle di un camaleonte, cambia colore o aspetto, a volte anche dimensione a seconda dei punti di vista.
In un camper gli spazi sono limitati, la convivenza è un equilibrio molto instabile nel quale ogniuno deve trovare un suo spazio, oppure gli spazi devono essere allestiti per le esigenze di tutti e quando si hanno esigenze differenti l’impresa è ancora più ardua: questa è la nostra idea di arredare casa.
Così viviamo con l’entusiasmo del primo giorno di scuola ogni volta che modifichiamo qualcosa:
ci sediamo a terra per ore a fissare le cose, immaginamo, progettiamo e pianifichiamo su internet, tra Ikea, Amazon Prime, controllando i prezzi fino a partorire l’idea che iniziamo a costruire come stessimo giocando con i Lego.
Via via che il progetto prende piede ci esaltiamo e le giornate volano come in un viaggio verso nel fututo.
In alcuni casi uno dei componenti della famiglia dichiara un’idea e da lì cresce una quercia secolare con ramificazioni pindariche impossibili ma meravigliosamente stimolanti dal punto di vista della fantasia.
Riorganizzare e arredare casa ha un ché di eccitante e allo stesso tempo stancante: se da una parte ci sembra di vivere in un’altra casa, dall’altra pensi: riuscirò a finire per riuscire a liberare il letto da tutte le cose ammassate sopra prima che scenda la sera?
Anche quando tutto quanto è finito ci ritroviamo a guardare la stanza o l’oggetto costruito e rivivere la sua costruzione con molto orgoglio come fosse un trofeo delle olimpiadi. La manualità porta a impegnare la mente e se viene applicata nella costruzione di cose che ci portano soddisfazione ci potrà far stare molto bene; se poi tutto questo coinvolge amici, familiari o persone a cui vogliamo bene, il beneficio non ha prezzo.